Dove mi sono persa - ep.4

Posted by MES martedì 27 maggio 2014 alle 21:08 No comments

Recenti esplorazioni mi hanno portata a Borgo Campidoglio, a mio avviso uno dei luoghi più suggestivi di Torino. Il risultato è duplice: mi sono riconciliata con la parte di Umanità in grado di preservare un gioiello simile difendendolo da piani regolatori e centri commerciali e ho scoperto l'amore dei torinesi per la Street Art, qui ampiamente rappresentata grazie alla presenza del MAU, un vero e proprio museo a cielo aperto.

Costruito nell'ultima metà del 1800 a ridosso della Cinta Daziaria per ospitare chi veniva a lavorare in una delle tante fabbriche della Torino industriale, il Borgo è rimasto uguale: sembra di camminare in un paese di altri tempi, con le sue case basse e le strette strade erbose su cui si affacciano le botteghe degli artigiani e le piccole attività commerciali.
Una breve storia del luogo è reperibile sul sito del  Comitato di riqualificazione urbana Borgo Vecchio Campidoglio, molto attivo sul territorio per preservarlo ma anche per arricchirlo e rinnovarlo in modo da non farlo morire. Uno dei progetti più riusciti tra quelli promossi dall'associazione è il Centro Commerciale Artigianale Naturale Campidoglio (CCANC): attraverso una carta fedeltà si possono accumulare sconti spendibili in tutte le attività commerciali aderenti all'iniziativa, in modo da incentivare le piccole realtà del luogo, danneggiate da super/iper/mega mercati dove trovi tutto tranne il rapporto col commerciante e le uniche facce familiari ti urlano "prendi due paghi uno" dagli scaffali. Stesso obiettivo per il progetto Galleria Campidoglio: trenta opere artistiche sotto plexiglass campeggiano tra un negozio e l'altro, per rifarti gli occhi mentre compri le zucchine.
La Galleria ha visto la collaborazione del CCANC con il MAU, il museo a cielo aperto di cui sopra, riconosciuto ufficialmente come tale a partire dal 2011.

Se l'obiettivo del Museo di Arte Urbana era rivalutare gli spazi spogli della zona assegnandoli a talenti emergenti della Street Art, ci è riuscito.
Ogni passo una foto, con grande disappunto di Biondo, il quale non riusciva evidentemente a capire il mio interesse per i graffiti: sono inodori, spesso troppo alti per essere toccati e troppo verticali per potercisi rotolare dentro. Certo, sono colorati, ma lui non lo sa: i cani vedono solo tre o quattro colori e lui è anche mezzo cieco. Nonostante questo, un sorriso me lo ha fatto.
Anche al MAU piace collaborare e non ha che da scegliere: a Torino le ACU (Associazioni per la Creatività Urbana) sono sempre impegnate alla realizzazione di qualche evento in giro, spesso coadiuvate dai Servizi per le Politiche Giovanili e per le Arti Contemporanee della città. Le ultime opere di Piazza Campidoglio, ad esempio, sono state realizzate grazie alla sinergia tra il MAU e Style Orange nell'ambito del progetto Murarte, iniziato nel lontano 1999 con gli stessi intenti.
Monkeys Evolution e Il Cerchio e Le Gocce sono le altre due ACU più attive a Torino: hanno partecipato insieme a Style Orange al Festival PicTurin, sopravvissuto per ben tre edizioni fino al 2012.

Borgo Campidoglio non è l'unico ad ospitare progetti simili: è stata addirittura creata una mappa per segnalarli tutti. Lo zoo di Parco Michelotti, ad esempio, è stato riqualificato grazie a SAM, iniziativa dell'associazione Border Gate nell'ambito di PicTurin che aveva portato anche alla creazione di Border Land, uno spazio di incontro completo di bar e rete Wi-Fi gratuita. Parlo al passato perché il centro non c'è più: il Comune ha deciso di non rifinanziarlo e non ha accettato la proposta dell'associazione di ricreare la stessa formula in zone diverse della città.
Insomma, non ha funzionato.

Sorge spontanea una domanda, anzi due: come mai in Borgo Campidoglio fioriscono iniziative che altrove hanno vita breve o comunque non riescono a creare una sinergia tra le attività già presenti sul territorio? Non sarà che la spinta a fare comunità, coltivata grazie ad associazioni come quella del Comitato, aiuta anche l'economia e permette di fare progetti a lungo termine per uno scopo condiviso?
Le proposte di riqualificazione sono sempre nate nei vicoli colorati del Borgo, nelle assemblee proposte dai gruppi associativi, insomma all'interno della comunità. Non hanno semplicemente subito i piani di un'Amministrazione comunale che decideva per loro: hanno proposto per primi i cambiamenti che volevano vedere, forti del fatto di non essere soli. Ecco perché il CCANC viene citato come uno dei migliori Centri Commerciali Naturali di Torino e passeggiare nel Borgo ti riporta indietro nel tempo. Ecco perché adoro Borgo Campidoglio.

Unico neo della gita: non aver visitato il rifugio antiaereo, anch'esso recuperato per volontà degli abitanti del Borgo e rivisitato dai writers (e io che li chiamavo graffitari...). Rimedierò presto. 
Intanto vi segnalo una bella iniziativa curata da Giada Pucci che riguarda gli artisti torinesi over 35: fino a fine agosto a chi presenterà il portfolio verranno distribuiti buoni pasto spendibili in negozi di alimentari e ristoranti di Torino. Come di consueto, il titolo è un gioco di parole: Pasti d'Artista
Che città meravigliosa.


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